Gli Araldi del Vangelo sono stati ricercati dall'SBT e, per più di un'ora, hanno risposto alle domande sollevate dal giornalista tirocinante John Silva. L'intervista si è svolta nella Basilica di Nostra Signora del Rosario, a Caieiras, San Paolo, e ha visto la partecipazione di Revmo. Pe. Alex Barbosa de Brito, membro della Società Clericale della Vita Apostolica di Virgo Flos Carmeli, e diversi membri del Settore Femminile degli Araldi del Vangelo, così come le famiglie e i co-lavoratori dell'Associazione.
Anche se il portavoce del Vangelo degli araldi, P. Alex Brito, avendo risposto nei rapporti precedenti circa "l'orientamento della pratica di tiro in Associazione", – risponde a questi, inoltre, mai pubblicato… L'intervistatore sBT John Silva gli chiede di nuovo la questione.
Guarda la risposta per intero:
Riepilogo
Pe. Alex Brito, puntuando c'è una differenza tra il trasporto e il possesso di un'arma, afferma:
"Nessuno dei membri dell'istituzione, che vivono in comunità, ha il trasporto di un'arma."
Considera, tuttavia, che ci sono persone collegate all'istituzione – che non vivono in comunità – che praticano la professione di agenti di polizia e godono delle dimensioni. Aggiunge che c'è una piccola percentuale di laici che amano fare sport, secondo la legge dell'esercito. Pe. Alex Brito ha anche sottolineato che "non esiste una norma dell'istituzione che incoraggi la pratica del tiro". Tuttavia, ha spiegato:
"Con la guida di persone specializzate in sicurezza, dal momento che molte case dell'istituzione sono in luoghi ermos, è necessario un corso difensivo, in conformità con le regole della polizia federale e le leggi nazionali."
E su un laureato che ha pubblicato il suo diploma di corso di tiro come presunta prova dell'accusa, P. Alex Brito contrattaccò:
"È stato fatto dalla libera deliberazione del giovane, certamente all'età appropriata e secondo la legislazione."
Egli ha ricordato che entro i limiti di legge, la pratica del tiro sportivo non è illegale.