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Monsignor John: Fonte ed esempio di perfetta armonia familiare3 minutos para ler

In omelia di cui il 28 dicembre 2008, il fondatore degli Araldi del Vangelo, monsignor John Scogna Dias, EP, predica la necessità per le famiglie di prendere la Sacra Famiglia – composta da Gesù, Maria e Giuseppe – come esempio di perfetta armonia l'importanza di vivere la santità come famiglia.

Guarda l'estratto:

Di seguito sono riportate le stesse parole del Monsignor John Claudia:

Oggi la Chiesa celebra questa festa con grande gioia[1], perché è la "cellula mater" della società, alla base di ogni società, ed è praticamente la Chiesa costituita nella sua cellula familiare – padre, madre, figli, figlie – e in perfetta armonia basata sulla grazia di De Noi.

Ma se la famiglia vive in funzione della grazia e della vita ricevendo le grazie per la loro elevazione dello spirito, per il loro spirito di pietà, per il loro impegno a santificarsi, allora tutte le grazie sono date e tutto diventa facile. Non è che ci saranno drammi, non è che non ci sarà dolore; ma i drammi stessi e i dolori stessi saranno dati da Dio, consentito da Dio per dare più meriti e dare ancora più premi in seguito.

Lo straordinario esempio di questa famiglia piena di drammi, piena di dolore, è vero, ma affronta tutto con un alto spirito: è la Sacra Famiglia. Padre, Madre e Figlio vivono in perfetta armonia. Perché? Perché Dio è al centro.

Qualcuno dirà: "Beh, ma anche, che paragone! La Sacra Famiglia scappa a tutti e tutti i confronti!

Non è quello che ci dice la Liturgia oggi. La liturgia, quando preghiamo la preghiera iniziale, ci ha detto molto chiaramente: "O Dio del bene, che ci ha dato la Sacra Famiglia come esempio, ci conceda di imitare nelle nostre case le loro virtù…"

Imitate le virtù di Gesù, Maria e Giuseppe, perché sono il nostro esempio!

"… che, uniti dai legami dell'amore, un giorno potremmo venire alle gioie della vostra casa".

E poi siamo eternamente integrati nella famiglia eterna: Padre, Figlio e Spirito Santo e con tutti i beati, Angeli e santi. Dio vuole darci questa gioia che è Lui, Dio vuole farci avere questa immensa felicità che è la convivialità con Lui nell'eternità. E per questo Egli stesso si incarna, Egli stesso vive all'interno di una famiglia.

E se vogliamo considerare che Ci sono voluti tre anni per esporre la dottrina e l'Apocalisse che Egli ha portato, e ci sono voluti trent'anni per darci un esempio di come dovrebbe essere la vita familiare, vediamo l'importanza della vita familiare. Trent'anni per darci un chiaro senso di come dovremmo essere nella relazione interna, marito con moglie, marito con moglie, con figli, con figli.

Chiederò, e chiederò anche a tutti, che Gesù, Maria e Giuseppe che oggi sono qui rappresentati da queste immagini fortunatamente poste nel presbiterio, che loro, Nostro Signore, dall'intercessione di Maria e Giuseppe, possano riversare le grazie più efficaci, più trasformativa, più trasformativa per ciascuno di coloro che sono qui e che costituiscono una famiglia, affinché possano essere convinti, per essere penetrati dalla necessità di vivere la santità come famiglia.


[1]Estratto di omelia del 28 dicembre 2008.

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